MASTRI CORDAI
“Mastri funaj, faccenda curïosa la vostra: andar così sempre all’indietro, con quella fune che da la callosa mano vi nasce; e non mutar mai metro”, scriveva Luigi Pirandello, nel 1890, nella sua poesia dal titolo “La fune”. Mentre Nietzche aveva scritto, giusto qualche anno prima: “In verità, non voglio assomigliare ai funai: essi tirano il loro filo, l’allungano e vanno sempre arretrando”.
Chissà quante volte, anche noi, ci siamo sentiti dire “vai a rretu comu li zzucari” (procedi all’indietro come i cordai).
Il cordaio, volgarmente detto cordaro, funajo, ma anche zzucaro...