l’Ecomuseo di Venere
l’antico Portus Veneris

Investiamo in cultura e natura

Al centro dell’area tutelata dal Parco naturale regionale “Costa Otranto, Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, si incontra il Porto Museo di Tricase, l’Ecomuseo di Venere, l’antico Portus Veneris.

Istituito grazie alla sinergia messa in atto dalla Città di Tricase, dall’Associazione Magna Grecia Mare (organismo gestore), dal Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei di Bari (CIHEAM Bari), dal Parco regionale “Costa Otranto, S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase” e dall’Università del Salento, ed implementato grazie al contributo della cooperazione territoriale tra Grecia ed Italia (INTERREG 2007 – 2013), rappresenta forse l’unico esempio concreto di musealizzazione diffusa di un porto, del suo mare, del suo territorio costiero e della sua gente, da sempre vissuta tra il mare e la terra.

È uno dei pochissimi modelli di crescita economica, sociale ed ambientale, perfetto e concreto esempio del concetto più attuale di sostenibilità durevole, applicato ad una comunità costiera proiettata nel Mediterraneo.

È stato formalmente riconosciuto quale “Ecomuseo di interesse regionale” con deliberazione n. 1182/2017 della Giunta Regionale, ai sensi della Legge Regionale n. 15/2011, a seguito del parere favorevole espresso dalla Consulta regionale per gli Ecomusei, su iniziativa del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.


Fondato e gestito dall’associazione Magna Grecia Mare, in partenariato con la Città di Tricase ed inaugurato il 30 aprile del 2006, insieme al Museo delle Imbarcazioni Tradizionali ed alla Scuola di Vela Latina e di Antica Marineria, sorge nel Casotto del Porto di Tricase, sulla Banchina Sud del Porto Vecchio, sede legale ed operativa dell’Ecomuseo di Venere…

Annessa al Museo delle Imbarcazioni, si rivolge a giovani e adulti che intendono avvicinarsi ad una vera cultura di mare e ad una filosofia di vita caratterizzate da intraprendenza, avventura, senso di responsabilità e passione. E’ una scuola di formazione attiva, di pratica di mare, di antiche tecniche di navigazione, di arte marinaresca, di cura della barca e del suo armo…

Si compone di due parti. La parte “attiva” è rappresentata dalla flotta delle imbarcazioni tradizionali. Salvate dal fuoco e dalla distruzione, storici gozzi, varche e schifareddhi sono stati restaurati con cura e restituiti al mare ed alla navigazione. Sono ormeggiati in uno spazio dedicato ed offrono una suggestiva e colorata visione a tutti i visitatori che passeggiano lungo le banchine…

Sempre all’interno del Casotto, come parte integrante e fondamentale del Centro Culturale Permanente sulle Antiche Tradizioni Marinaresche, la Bibliomediateca del Mare permette a tutti di leggere libri, consultare testi e documenti, visionare fotografie e filmati, ascoltare interviste, approfondire tutte le tematiche legate al mare ed alle sue tradizioni…

È un luogo di ricerca, sperimentazione, formazione e proposta delle antiche e tradizionali ricette di trasformazione e conservazione dei prodotti del mare e della costa. Organizza corsi e seminari dedicati ad alunni degli istituti alberghieri, ad associazioni culturali attente alla gastronomia tradizionale, a chiunque voglia vivere, provare ed apprendere segreti e ricette di una cucina casalinga…

Il Porto di Tricase è anche una piccola comunità di pescatori, con piccole barche e pochi strumenti, a caccia di poveri pesci. Uomini e donne, anziani e giovani, custodi attenti delle tradizioni di famiglia, orgogliosi e fieri della loro storia e delle loro origini. Uomini e donne consapevoli che la loro esistenza la devono al mare e che al mare affidano il proprio futuro…

Il complesso de La Rena e le Sette Bocche è lo storico approdo di Tricase, con quel che resta della spiaggia di atterraggio e delle grotte naturali e scavate dall’uomo. La famiglia Gallone possedeva due grotte: una detta «della Feluca» e l’altra nominata «lo Scaro». L’Università di Tricase gestiva la “Grotta di sette bocche”. L’importanza dell’insenatura divenne rilevante nel ‘400…

La Sede di Tricase del CIHEAM Bari è situata nell’antico Porto della città salentina nel cuore del Mediterraneo all’estremità meridionale della Puglia e occupa immobili di proprietà comunale, ristrutturati dallo stesso CIHEAM Bari nell’ambito di progetti finanziati dalla Cooperazione territoriale Interreg Italia-Grecia. Le operatività primarie sono mirate al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030…

È l’antica scuola del Porto di Tricase e sorge nel suo Borgo dei Pescatori. La costruzione della struttura risale ai primi anni del Novecento. La scuola elementare venne ufficialmente istituita nel 1923 diventando, nel 1949, un asilo infantile per venire incontro alle esigenze degli abitanti del Borgo, prevalentemente pescatori e tabacchine, di avere una struttura a cui affidare i figli durante la giornata lavorativa.
Situato al di sotto della storica Piazzetta San Nicola, che fronteggia il vecchio specchio acqueo del Porto di Tricase, è un’enorme cisterna costruita agli inizi del 900, per raccogliere sia l’acqua di falda che quella piovana che defluivano verso il mare, filtrarla per renderla potabile e porla a servizio dell’intera area portuale e della comunità del Borgo dei Pescatori.

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